Vi svelo tutti i segreti delle cartucce per il tiro a volo

L’equipaggiamento nel nostro sport (come in tutti, del resto) è importante. Ma “ce la giochiamo ad armi pari”. Perché la bellezza del tiro a volo sta nel fatto che l’atleta agonista e il “tiratore della domenica” sparano in pedana fianco a fianco e utilizzano le stesse cartucce.

Questo, chiaramente, avviene durante gli allenamenti e in alcune gare. Per mondiali o olimpiadi, che sono eventi particolarmente di rilievo, registriamo una maggiore accuratezza nella selezione della cartuccia. Tale meticolosità avviene solo in questi casi però, perché altrimenti gli standard nelle munizioni sono gli stessi e per tutti. È un aspetto importante.

Bene le cartucce, ma è pur vero che l’attrezzatura ha un suo peso nel tiro a piattello. Penso agli occhiali protettivi, che vanno indossati oltre che per una questione di sicurezza, anche per migliorare la visibilità nell’intercettare il bersaglio.

In generale, le aziende hanno comunque un occhio attento e vogliono aiutare i tiratori a limitare le spese. Nell’interesse collettivo.

In Fiocchi Munizioni, ad esempio, ci impegniamo per calmierare i prezzi delle cartucce, tanto che il nostro lavoro di ricerca e sviluppo è incentrato sull’abbattimento dei costi di produzione. Specie in un periodo come questo, in cui il costo delle materie prime è schizzato alle stelle.

Un esempio? La spesa di una scatola da 25 munizioni “entry level” si aggira sui 5 euro.
Questa politica viene incontro alle esigenze dei neofiti.

Del resto, in sinergia con l’ANPAM, Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili, e con la FITAV, la nostra Federazione, vengono lanciate molte manifestazioni proprio per far scoprire il bello del nostro sport e renderlo fruibile a chiunque.