Si è spenta la Fiamma Olimpica su Tokyo 2020. Le gare a Cinque Cerchi giapponesi sono state le più vincenti di sempre per l’Italia, con 10 medaglie d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo messe al collo in ben 40 podi. Un record.
Il tiro a volo torna a casa con risultati altalenanti se paragonati a quelli di Rio 2016 e ai suoi due ori, con Diana Bacosi e Gabriele Rossetti, e i tre argenti con Chiara Cainero, Marco Innocenti e Giovanni Pellielo. Ma comunque la nostra Nazionale si conferma sempre una squadra di prima fascia, soprattutto nello Skeet: l’argento della Bacosi ci ha fatto gioire ancora una volta.
Skeet, sontuosa Diana Bacosi: è d’argento
A Rio 2016 Diana Bacosi aveva assaporato le emozioni del debutto in un’olimpiade, bagnandolo con il primo successo d’oro. La tiratrice, classe 1983, non si è lasciata frenare dall’ansia delle attese (tutti gli occhi delle avversarie erano rivolti a lei) e anche a Tokyo ha portato a termine un’ottima gara, confermandosi così tra le migliori al mondo.
La finale è giunta con una qualificazione da 123/125: la Bacosi è andata subito forte. La tiratrice azzurra ha presto fatto il vuoto insieme alla statunitense Amber English e insieme hanno sparato in un duello per le medaglie più pesanti.

Nel testa a testa, alla fine, l’ha spuntata la English, che con 56/60 ha potuto festeggiare l’oro grazie ad un piattello centrato in più rispetto alla Bacosi (fermatasi a 55/60). Argento per lei.
“E’ una gioia immensa essere di nuovo qui con una medaglia al collo – le sue parole -. Dopo cinque anni è incredibile, soprattutto se penso a tutto quello che abbiamo passato negli ultimi diciassette mesi a causa del Covid. Non voglio essere banale e scontata, ma dedico questo argento a tutto il popolo italiano con tutto il mio cuore, sperando che possa dare a tutti la carica giusta per affrontare le difficoltà che ancora ci aspettano”.
La progressione di Tammaro Cassandro: grande promessa confermata
Tokyo ha anche visto la prima a Cinque Cerchi di una delle promesse più interessanti dello Skeet italiano: Tammaro Cassandro.
Il giovane tiratore (nato nel 1993) si è guadagnato la finale con un 124 + 5 (di poco sotto al francese Eric Delaunay e il suo 124 + 6). Le emozioni della prima olimpiade poi si sono fatte sentire e insieme a qualche errore di troppo lo hanno lasciato in sesta posizione, con 16/20.

L’impresa di acciuffare il podio è svanita d’un soffio, ma va bene così: Cassandro avrà tempo di dimostrarci il suo valore. Del resto, quel lungo applauso tributatogli dagli altri atleti presenti in pedana è la prova di un talento che viene riconosciuto da tutti. Diamo tempo al tempo.
Niente da fare per Rossetti e Cainero
L’oro di Rio 2016 Gabriele Rossetti è stato costretto a cedere il suo titolo in Giappone, non riuscendo a centrare la finale. Una prima giornata in sordina (72/75) ha obbligato Rossetti a macinare una rincorsa che purtroppo si è arenata sul decimo posto e su uno score di 121/125.

Anche Chiara Cainero non è riuscita ad aggiudicarsi la finale e interrompe così la scia di successi olimpici che l’aveva vista oro a Pechino 2008 e argento in Brasile.

La sua quinta olimpiade si chiude con un ventesimo posto. Onore comunque per la campionessa friulana, che in oltre vent’anni di carriera continua a far emozionare noi spettatori.
Risultati
Skeet Femminile: 1^ Amber ENGLISH (USA) 121/125 – 56/60; 2^ Diana BACOSI (ITA) 123/125 – 55/60; 3^ Meng WEI (CHN) 124 – 46/50; 4^ Isarapa IMPRESARTSUK (THA) 120/125 (+6) – 36/40; 5^ Nadine MESSERSCHIMDT (GER) 120/125(+5) – 26/30; 6^ Natalia VINOGRADOVA (ROC) 120/125 (+1) – 17/20; 20^ Chiara CAINERO (ITA) 114/125.
Skeet Maschile: 1° Vincent HANCOCK (USA) 122/125 (+8) – 59/60; 2° Jesper HANSEN (DEN) 122/125 (+5+8+20) – 55/60; 3° Abdullah ALRASHIDI (KUW) 122/125 (+7) – 46/50; 4° Etu KALLOINEN (FIN) 123/125 – 36/40; 5° Eric DELAUNAY (FRA) 124/125 (+6) – 25/30; 6^ Tammaro CASSANDRO (ITA) 124/125 (+5) – 16/20; 10^ Gabriele ROSSETTI (ITA) 121/125.
La squadra azzurra di Skeet
Maschile: Tammaro Cassendro (Carabinieri) di Caserta; Gabriele Rossetti (Fiamme Oro) di Ponte Buggianese (PO).
Femminile: Diana Bacosi (Esercito) di Cetona (SI); Chiara Cainero (Carabinieri) di Cavalicco di Tavagnacco (UD).
Direttore Tecnico: Andrea Benelli.
Preparatore Atletico: Fabio Partigiani. Fisioterapista : Aldo Bionda
Skeet, il bilancio: “Immensa Diana Bacosi”
Il direttore tecnico della squadra azzurra di Skeet, Andrea Benelli, si dice soddisfatto dei risultati ottenuti nella disciplina.
“Immensa Diana (Bacosi, ndr). Io sono stato Campione Olimpico e so bene come ci si sente a tornare sulle pedane a cinque cerchi con il carico del titolo sulle spalle. Bravo anche Tammaro (Cassandro, ndr). Per la quarta gara internazionale consecutiva ha sbagliato solo un piattello in qualificazione. L’emozione della finale è una cosa grande da gestire, gli servirà da esperienza”.
Trap, olimpiade da dimenticare per Jessica Rossi
I tiratori della nostra nazionale di Trap sono sempre dei campioni, ma a Tokyo 2020 l’asticella si è notevolmente alzata. E gli avversari hanno fatto vedere progressioni mostruose.
Pensiamo alla gara di Fossa Olimpica femminile, dove la slovacca Zuzana Rehak Stefecekova ha segnato un 125/125 in qualificazione con tanto di nuovo record del mondo. Suo l’oro, seguito dall’argento della statunitense Kayla Browning e dell’ottimo bronzo della sanmarinese Alessandra Perilli. Prima medaglia di sempre per San Marino.

Le italiane? Jessica Rossi, la portabandiera della delegazione italiana, non è riuscita ad accedere alla finale: nonostante un buon 119/125 di qualificazione, si è dovuta fermare in ottava piazza.
“Si vince e si perde sempre per un piattello – ha detto la Rossi – e in questo caso per un piattello sono rimasta fuori dalla finale. Non posso dire di aver fatto una brutta gara, però il livello è stato alto. Sono state più brave le avversarie, ma non sono delusa dalla mia gara”.
Stanco si ferma sotto il podio, De Filippis out allo spareggio
In finale ci è invece arrivata l’azzurra Silvana Stanco, che ha concluso quinta con 22 su 30.

L’oro nel Trap maschile è andato invece al ceco Jiri Liptak, con la finale che è sfumata per il nostro Mauro De Filippis. Il suo 122/125 in qualificazione è stato un buon traguardo, ma necessario solo per approdare agli spareggi. Con lui in pedana sono saliti di nuovo gli altri cinque tiratori che avevano chiuso al sesto posto, assieme a lui. E qui, piattello dopo piattello, De Filippis si è dovuto accontentare di una decima posizione.
Risultati
Trap Maschile: 1° Jiri LIPTAK (CZE) 124/125 – 43/50 (+7); 2° David KOSTELECKY (CZE) 123/125 (+5); 3° Matthew John COWARD-HOLLEY (GBR) 123/125 (+21) – 33/40; 4° Jorge Martin OROZCO DIAZ (MEX) 122/125 (+17) – 28/35; 5° Haicheng YU (CHN) 123/125 (+2) – 24/30; 6° Abdulrhaman AL FAHIAN (KUW) 123/125 (+20) – 18/25; 10° Mauro DE FILIPPIS (ITA) 122/125 (+1).
Trap Femminile: 1^ Zuzana REHAK STEFECEKOVA (SVK) 125/125 – 43/50; 2^ Kayla BROWNING (USA) 120/125 8+1) – 42/50; 3^ Arianna PERILLI (SMR) 122/125 – 29/40; 4^ Laetisha SCANLAN (AUS) 121/125 (+1) – 26/35; 5^ Silvana STANCO (ITA) 121/125 (+3) – 22/30; 6^ Patty SMITH (AUS) 120/125 – 120/125 (+2) – 13/25; 8^ Jessica ROSSI (ITA) 119/125.
La squadra azzurra di Trap
Men: Mauro DE FILIPPIS (ITA).
Ladies: Jessica Rossi (Fiamme Oro) di Crevalcore (BO); Silvana Maria Stanco (Fiamme Gialle) di Winterthur (SUI).
Direttore Tecnico: Albano Pera.
Preparatore Atletico: Fabio Partigiani.
Fisioterapista: Aldo Bionda.
Trap Mixed Team, male la prima volta
È la prima apparizione a Cinque Cerchi di questa formula, che ha sostituito così il Double Trap che è andato in pensione con non pochi rimpianti. Il Trap Mixed Team non è partito con il verso giusto però per i tiratori azzurri.

La nostra coppia era formata da Jessica Rossi e Mauro De Filippis, che non sono andati oltre un dodicesimo piazzamento. Ha sparato bene De Filippis (74/75), meno la Rossi (67/75). Fatto sta che l’oro è andato alla coppia spagnola composta da Fatima Galvez e Alberto Fernandez, con l’argento per San Marino con Alessandra Perilli e Gian Marco Berti. Bronzo per gli Stati Uniti, con Madelynn Ann Bernau e Brian Barrows.
Risultati
Trap Mixed Team: 1^ SPAGNA (Fatima GALVEZ – Alberto FERNANDEZ) 148/150 (+1) – 41/50; 2^ SAN MARINO (Alessandra PERILLI – Gian Marco BERTI) 148/150 (+0) – 40/50; 3^ STATI UNITI (Madelynn Ann BERNAU – Brian BURROWS) 146/150 (+11) – 42/50 (+3); 4^ SLOVACCHIA (Zuzana REHAK STEFECEKOVA – Erik VARGA) 146/150 (+11) – 42/50 (+2); 12^ ITALIA (Jessica ROSSI – Mauro DE FILIPPIS) 141/150.
Trap, il bilancio: “Che delusione…”
Non si nasconde dietro mezzi termini il direttore tecnico Albano Pera:
“La delusione è grande. Non siamo questo”, le sue parole. “Mai mi sarei immaginato un risultato del genere, anche alla luce dei risultati conseguiti nell’avvicinamento. Chiedo scusa a tutto il tiro a volo italiano ed a tutti i tifosi che ci hanno seguito con tanta passione e con tante aspettative. Ci aspettano delle riflessioni importanti, ognuno per suo conto e poi insieme”.
Autore

Michele Mastrangelo
Giornalista
Michele è un giornalista che si sta sempre più aprendo al mondo digitale. Segue con curiosità qualsiasi sport e si è affacciato prima per lavoro e poi per passione al mondo del tiro a volo. Ha collaborato con progetti editoriali, aziende e organizzazioni legate al mondo del tiro al piattello. Afferma che presto passerà dalla teoria alla pratica, sul campo da tiro!
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