Sei riuscito a rompere il tuo primo piattello? Complimenti! Adesso ripensa a tutti i gesti che hai compiuto e ripetili su tutti gli altri. Ma se non sei ancora riuscito a rompere il tuo primo piattello o comunque a completare una serie con un risultato soddisfacente, tranquillo ti daremo dei buoni consigli per iniziare a migliorare affinché il tuo panorama sia sempre pieno di “nuvolette colorate”.
Come sparare nel tiro al volo: calcoliamo l’anticipo
La prima lezione che ti verrà impartita sarà relativa all’anticipo da dare al bersaglio. Ecco in cosa consiste. Il piattello viaggia al momento del lancio ad una velocità di circa 120 km/h nella specialità fossa, un po’ meno nello skeet, mentre il piombo ha una velocità di 390/430 m/s a secondo della munizione.
Il piombo subisce una ritardazione a contatto con l’aria che ne rallenta la corsa a cui si deve aggiungere la maggiore distanza tra il punto di sparo e il punto in cui si trova il bersaglio quando deciderai di tirare il grilletto.
Per colpirlo dovrai sparare davanti, sopra o sotto, seguendone la traiettoria e anticipandone il movimento, così i pallini riusciranno a raggiungere in tempo il bersaglio colpendolo.
Ti starai chiedendo a questo punto in che modo si calcola l’anticipo? Nonostante si tratti di un calcolo matematico ti assicuriamo che in pedana non avrai tempo per svilupparlo così ti dovrai affidare al tuo istinto di tiratore e all’esperienza che pian piano accumulerai. I tecnici della federazione che ti seguiranno ti sapranno sicuramente guidare, nelle fasi iniziali, rivelandoti se la tua fucilata sta andando troppo avanti o se stai sparando dietro al bersaglio.
La tecnica dell’anticipo
Sostanzialmente ci sono due tecniche legate all’anticipo per colpire il bersaglio nel tiro al volo.
Non ti sappiamo dire se una sia migliore dell’altra in quanto molto dipende dal tuo modo di sparare. Quindi utilizzale entrambe e poi adotta quella con cui più ti trovi a tuo agio:
- La prima è quella più vicina al tiro di istinto. Dopo che il piattello è stato chiamato, lo supererai di una certa distanza, muovendo sempre insieme occhi, bindella e busto e una volta bloccato il fucile si lascia partire il colpo;
- La seconda è una tecnica più fluida. Infatti, sempre muovendo insieme occhi, bindella e busto, si segue il bersaglio nella sua traiettoria e si spara mentre il fucile è ancora in movimento non appena agganciato il bersaglio.
Impostazioni di mira
Sapere come mirare non è una capacità innata del tiratore, non sempre almeno. Ma è necessario che l’impostazione segua delle regole precise perché si riesca ad avere il miglior risultato.
Visto che ti stai approcciando adesso al tiro a volo, ti consigliamo a questo riguardo, di sparare sempre con entrambi gli occhi aperti. È vero che sarà sempre l’occhio dominante a comandare, però la tua prospettiva e visuale sarà sicuramente più ampia e profonda, aiutandoti a percepire meglio il bersaglio che transita nel tuo campo visivo.
Quando ti trovi in pedana, tra una chiamata e l’altra mentre aspetti il tuo turno, ricorda di fissare punti lontani e non punti vicini in modo da abituare gli occhi alla luce e allo spazio. In questo modo l’organo visivo sarà più reattivo e percepirà prima la presenza di un bersaglio.
Ricorda, inoltre, di non seguire mai il bersaglio con gli occhi ma muovendo tutto il busto all’inseguimento del piattello, lo sguardo non deve lasciare mai la linea della bindella.
La corretta posizione
Prima di iniziare a sparare, molto tempo verrà dedicato affinché tu acquisisca una posizione corretta in pedana. Questa ti consentirà di muovere l’arma e seguire il bersaglio nel modo più proficuo e fluido senza strappi e sbalzi nella linea di mira.
Gomiti leggermente orizzontali quando si imbraccia il fucile, spalle perpendicolari, la posizione del corpo deve essere in equilibrio compensando l’arma protesa in avanti, quindi attenzione al baricentro e alla posizione di gambe e piedi.
Inoltre devi sapere che nella pratica della fossa olimpica ti sarà utile puntare le canne del fucile in un punto leggermente più alto rispetto al punto di uscita, in modo che non ti troverai ad inseguire il piattello ma ti troverai già in vantaggio sulla traiettoria che questo percorrerà.
Nello skeet come nel percorso, invece, visto che l’attesa del piattello avviene col fucile non imbracciato, ti consigliamo di posizionare le canne verso la direzione in cui prevedi di intercettare il bersaglio, così sarai subito pronto a imbracciare l’arma e sparare in tempi ristretti.
L’arma deve essere sempre ben salda in spalla e per questo occorre posizionarla bene. Per ottimizzare questo aspetto sarà necessario memorizzare i giusti movimenti di imbraccio chiamando in bianco, cioè senza sparare, e ripetendo più volte.
La rotazione del busto
Per inseguire i piattelli angolati e veloci, quelli che sembrano impossibile colpire, ti consigliamo di affidarti completamente alla rotazione del busto. In questo modo riuscirai a muovere braccia, fucile, sguardo e tronco superiore come se fossero un unico blocco e il tuo bersaglio si trasformerà in una “nuvoletta colorata” regalandoti il punto.
Per fare questo è necessario però che la posizione delle gambe sia corretta, altrimenti rischi di perdere l’equilibrio o di non effettuare una rotazione sufficientemente ampia andando invece a spostare solo le braccia uscendo fuori dal tuo asse di mira.
Usa la testa: posizione e concentrazione
Quando appoggi la testa sul calcio, questa deve andare giù dritta e così deve restare per tutto il tempo fin quando non avrai terminato di sparare. La testa non deve subire inclinazioni laterali né deve alzarsi per vedere dove è andato il colpo altrimenti tenderai a sollevare il capo ogni volta prima di premere il grilletto perdendo l’allineamento col bersaglio.
Altro errore da evitare è l’irrigidimento dei muscoli del collo in attesa dell’arrivo del rinculo, anche questo comporterà uno spostamento significativo della linea di mira rendendo difficile anche un eventuale recupero di seconda canna.
La presenza degli istruttori ti aiuterà moltissimo perché un occhio esterno coglie subito eventuali errori , aiutandoti a correggerle in tempo, fintanto che non acquisirai la corretta posizione e tecnica.
Il tema della concentrazione è molto importante perché la strada che porta verso i tuoi traguardi sportivi personali nasce prima nella tua testa e poi si traduce in realtà nei fatti.
Inoltre, devi sempre sforzarti di avere la mente sgombra da pensieri negativi o appesantita da schemi, impostazioni e quant’altro rallenti il processo che si innesca dall’acquisizione visiva del bersaglio fino al momento in cui si decide di tirare il grilletto.
Quando si tira il grilletto?
A proposito di grilletto, ricordati di rispettare il tuo tempo, ma fai in modo che questo non sia troppo lungo. Il tempo di sparo è infatti soggettivo, alcuni tiratori saranno più veloci e fulmineranno i bersagli appena escono dalla fossa o dalla macchina di lancio, adottando uno stile istintivo, di stoccata, adattato all’impostazione del tiro al volo.
Altri tiratori preferiranno uno stile più fluido, una sorta di accompagnamento del bersaglio per poi superarlo e sparare.
È sicuramente uno stile più rilassante ma, come dicevamo prima, presta attenzione al fatto che rallentando troppo l’azione si può rischiare di far allontanare il bersaglio fino ai limiti della portata dell’arma quando i pallini avranno perso velocità ed efficacia e la seconda canna risulterà inutilizzabile.
Ottimizza i movimenti
Come in tutti gli sport, anche nel tiro al volo è necessario ridurre al minimo i movimenti superflui in pedana e durante le fasi di imbraccio e puntamento. Non si tratta altro che di memorizzare e automatizzare i movimenti corretti, quelli che ti consentiranno di costruire il tuo percorso virtuoso, eliminando di contro quei gesti inutili che invece ti fuorviano portando cattive impostazioni.
Lo sappiamo che la difficoltà sarà proprio nell’acquisire questo sistema di automatizzazione dei movimenti dall’imbracciata al puntamento, alla rottura del bersaglio, ma grazie alla presenza e ai consigli degli istruttori che il progetto Neofitav ti metterà a disposizione, riuscirai a memorizzare quello che ti serve ottenendo una crescita sportiva graduale e costante.
Stare in pedana, così, sarà per te la cosa più normale e naturale di questo mondo.
Munizioni e armi
In un articolo che ti fornisce i giusti consigli per aiutarti a rompere più piattelli, non può mancare un riferimento alla giusta arma e alla giusta munizione.
Durante il tuo percorso ti verranno presentate le migliori aziende produttrici di munizioni ed armi del panorama italiano e internazionale, parliamo di Beretta, Caesar Guerini e Perazzi tra i produttori di armi e B&P, Fiocchi, Bornaghi, Clever, RC, Nobel Sport e Cheddite tra i produttori di munizioni.
Potrai apprezzare, notare e valutare le qualità che le contraddistinguono. Sarà poi l’esperienza e la tua maturazione come atleta e tiratore che ti faranno comprendere quando arriva il momento di cambiare munizioni e arma, sapendo cosa scegliere in base alle tue qualità.
Buon divertimento!
Autore
Saro Calvo
Tiratore amatoriale e scrittore
Siciliano, classe 1975, vive nel sud est dell’isola in provincia di Ragusa dove lavora presso uno studio di consulenza, ed esercita con passione l’attività venatoria con 26 licenze all’attivo. Molto legato al proprio territorio, pratica la caccia col cane da ferma alla stanziale e alla migratoria. Si è appassionato, negli ultimi anni, all’uso del calibro 28 in tutte le forme di caccia e alla ricarica domestica, sempre alla ricerca della giusta munizione. Convinto lettore, ama approfondire tematiche riguardanti l’ambiente, la cinofilia, la ricarica e la caccia vissuta in tutte i suoi aspetti, anche quelli letterari. Sostenitore del connubio caccia/ricerca scientifica, dalla passata stagione venatoria fa parte del gruppo di monitoraggio per la beccaccia della provincia di Ragusa, in collaborazione con l’Unione per la Beccaccia e la FANBPO.
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Metodo efficace per rimanere concentrato nel tiro a volo( disciplina fossa olimpica).
Praticamente senza influenza esterna o interiore..
Grazie per le puntuali informazioni.avrei una domanda :il primo colpo va bene ma a volte il secondo non c’entra mai il piattello dove può essere lo sbaglio? Grazie saluti