L’industria italiana è leader mondiale nella produzione di fucili e cartucce per il tiro sportivo. Lo si intuisce già dall’equipaggiamento adottato dagli atleti internazionali più blasonati.
Lo ha infatti ricordato recentemente l’ANPAM (l’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili): ben 16 delle medaglie olimpiche di Tokyo 2020 sulle 18 totali consegnate per quanto riguarda le discipline del nostro settore, sono state vinte da atleti che hanno utilizzato fucili italiani. E 11 su 18 sono quelle vinte con munizioni “made in Italy”.

Un’industria che traina e che vale 7 miliardi 293 milioni di euro (lo 0,44% del Pil nazionale). Nonostante i successi a Cinque Cerchi e i dati incoraggianti, il nostro sport non viene posto sotto i giusti riflettori. Vuoi per falsi miti (legati soprattutto all’utilizzo di un fucile da tiro), vuoi perché non sempre è facile avvicinarsi alla pratica, se non si ha un amico o un parente già tiratore.
Allora, ecco che entra in gioco la FITAV: il compito principe della federazione è proprio quello di promuovere la disciplina, utilizzando una serie di iniziative mirate anche a chi non abbiamo mai intercettato, perché non vive il tiro a volo in ambito familiare o sociale.

Tra i progetti di maggiore spessore c’è NeoFitav, che lancia messaggi aperti a chiunque, rivolgendosi ai giovani (portando lo sport negli istituti di istruzione scolastica e nelle università), ma anche ai meno giovani. Spronando tutti (gratuitamente) a fare una prova sul campo. È un modo efficace per far conoscere, in maniera dettagliata, tutte le molteplici opportunità che possono essere offerte a chi decide di avvicinarsi, per la prima volta, alla pratica del tiro a volo.
Ve ne parlo in questo video.

Stefano Rosi
Coordinatore Collegio Tecnico Giuridico Fitav
Coordinatore del CTG FITAV e componente del Comitato ISSF ad Hoc per la sostenibilità. Laurea in chimica, con pluriennale esperienza professionale nei vasti settori della protezione ambientale, dell’inquinamento acustico e della sostenibilità del ciclo dei rifiuti, ha anche maturato esperienze specifiche su questi aspetti applicati alle discipline di tiro, in ambito nazionale e internazionale.
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