Se sei alla tua prima esperienza nel mondo dello Sport del tiro al volo, tutto ciò che conoscevi del mondo delle due canne lisce non ti servirà, o quantomeno, ti servirà solo parzialmente. Infatti, il primo passo ufficiale che deve compiere chi entra a far parte del mondo del tiro al piattello riguarda proprio la scelta dell’arma e per essere corretta deve avvenire dopo un’attenta analisi dell’attività che si intende svolgere.
Il fucile da tiro al volo
L’arma che si utilizza nel Tiro al Piattello differisce profondamente da tutte le altre tipologie di armi come quelle per la caccia ad esempio.
Innanzitutto si tratta di un fucile a canne sovrapposte che differisce per peso, consistenza, tecnologia applicata, in alcuni casi anche qualità dei materiali, dalle armi solitamente utilizzate per l’attività venatoria.
D’altronde nascono per due mondi molto diversi, il primo deve essere tenuto a braccio tutto il giorno, percorrendo chilometri dietro i cani alla ricerca del selvatico, il secondo invece conoscerà solo le pedane da tiro, dove sarà impiegato per sparare centinaia di colpi la settimana, imbracciato solo per pochi secondi alla volta.
Vediamo allora quali sono i centri cruciali di un fucile per il tiro al piattello:
Il calcio: questo elemento è importantissimo e merita molta attenzione. Il calcio ha infatti il compito di essere la congiunzione tra l’arma e il tiratore, non solo l’alloggio della meccanica del fucile. Inoltre, esso deve attutire il rinculo dei colpi esplosi, ma soprattutto è fondamentale che esso rispecchi le peculiarità del tiratore in modo da facilitare l’imbracciata dell’arma, l’aggancio del bersaglio e l’anticipo del movimento per colpirlo. Da una corretta calciatura dipenderà tutto l’equilibrio dell’arma.
Le canne: Oggi si ha la possibilità di optare per tubi filettati che montano delle strozzature variabili e che pertanto possono essere modificate anche in termini di lunghezza; va da sè, visto che nel tiro al volo si devono quasi sempre colpire bersagli lontani, a seconda della disciplina ovviamente, che le canne di un fucile da tiro al volo siano sempre lunghe, almeno apartire da 71cm sino a 76 cm e oltre con strozzature full. In questo modo si avrà la possibilità di centrare bersagli che si allontanano rapidamente dal tiratore portandosi in poco tempo a distanze di tiro estreme per un’arma a canna liscia.
Servirà infine un’arma che possiede una struttura in grado di resistere ed ammortizzare i contraccolpi dei numerosi colpi esplosi, riducendo l’affaticamento del corpo, e con linee fluide ed elastiche per facilitare il brandeggio dell’arma semplificandone l’utilizzo.
Nello Shooter Kit di Shoointg Post, riceverai i giusti consigli e maggiori dettagli per scegliere il tuo fucile da tiro tra le migliori ditte armiere come Beretta, Cesar Guerini e Perazzi.
La scelta del fucile per chi si avvicina al tiro al piattello
La scelta del fucile è un momento molto importante per chi pratica tiro al piattello, in quanto, il fucile è l’attrezzo sportivo fondamentale per il tiro al volo, in grado di fare la differenza nel corso della vita sportiva di un tiratore. Oltre l’esperienza personale servono anche dei buoni consigli che ci guidino in questa fase.
Se stai per iniziare l’attività del tiro al volo, potrai usufruire del progetto Neofitav, verrai seguito anche in questa fase di approccio allo sport fino alla tua crescita sportiva ed agonistica.
Infatti, avrai la possibilità di poter noleggiare questo tipo di attrezzatura messa a disposizione dalle strutture di tiro, entrando gradualmente in confidenza con le armi,comprendendo il funzionamento delle diverse discipline del tiro al volo, Trap, Skeet, Double trap e Compak & Sporting. In questo modo, seguito anche dai buoni consigli degli istruttori, il tiratore avrà la possibilità di capire quale disciplina scegliere e di conseguenza, su che tipo di arma orientarsi.
La scelta del fucile dipende dalla disciplina praticata?
Certamente è così. Le specifiche di un’arma si devono adattare alla disciplina che si pratica, in questo modo l’utilizzo della stessa produrrà facilità d’impiego generando risultati positivi per il tiratore.
Avendo maturato un minimo di esperienza sul campo da tiro, ogni buon tiratore avrà compreso, tra pratica diretta e consigli ricevuti, che ogni disciplina presenta delle differenze per quanto riguarda il tiro, l’ingaggio del bersaglio, le distanze da coprire, le traiettorie da seguire.
Cerchiamo di seguito di valutare, disciplina per disciplina, le peculiarità che deve possedere la nostra arma.
Il fucile da Trap o Fossa Olimpica
Il Trap è come detto altre volte, la disciplina più conosciuta e seguita. Ricordiamo che il piattello esce da una fossa posizionata a 15 metri dalla postazione, contestualmente alla chiamata. Esso avrà una traiettoria laterale, semi laterale o centrale, in tutti i casi si presenterà come un bersaglio montante che alla velocità, in partenza, di 130-140 km/h si allontanerà dalla postazione di tiro.
Da ciò si capisce che il tiro sarà sempre a salire seguendo la traiettoria del bersaglio ed avverrà a distanze comprese già tra i 25 e i 30 metri con la prima canna, oltre i 30 metri in recupero con la seconda.
Così, se devi acquistare un fucile per questa disciplina è bene che la tua scelta si orienti verso un fucile che monti un calcio con pieghe molto tese tendenti verso l’alto in quanto la traiettoria dei piattelli è sempre montante, così come anche gli anticipi saranno studiati sui traversoni laterali, bersagli velocissimi e molto angolati.
Questo tipo di piega ti consentirà di avere un vantaggio su questi bersagli, consentendo di posizionare la rosata leggermente più in alto del punto mirato.
Inoltre, le canne avranno lunghezze comprese tra 74 e 76 cm per consentire al piombo di viaggiare il più possibile protetto nel tubo, ritardando il contatto con l’aria e quindi la dispersione. A questo si aggiunga che si utilizzerà una strozzatura con valore compreso tra i 7 e gli 8 decimi, ** due stelle, per la prima canna, mentre per la seconda ci si orienterà per una strozzatura compresa tra 9 e 11 decimi o * una stella che consentirà recuperi in extremis sui bersagli mancati al primo colpo, prima che escano fuori dalla portata utile.
I consigli dei tecnici federali saranno sempre molto utili per aiutarti e indirizzarti al meglio nella scelta.
Il fucile per il double trap
Questa disciplina ha la caratteristica, ricordiamo, di impegnare il tiratore su due bersagli con due traiettorie diverse, contemporaneamente. Tuttavia si tratta sempre di piattelli che presentano una traiettoria montante quindi l’impostazione del fucile sarà la stessa del Trap in termini di piega del calcio. Qualche differenza si avrà per la canna che in questa disciplina presenta una bindella molto alta per consentire al tiratore di trovarsi subito sul primo bersaglio e di seguire il secondo sfruttando un maggiore anticipo.
Scegliere il giusto fucile per lo Skeet
Se la disciplina che hai deciso di praticare è lo Skeet, cambierà radicalmente l’impostazione della tua arma. L’ingaggio del bersaglio avviene a distanze molto più ravvicinate rispetto al trap e anche la velocità dei piattelli è minore.
Diversa è anche la traiettoria e l’angolazione dei bersagli. Il fucile utilizzato sarà, come nelle precedenti discipline, sempre un sovrapposto ma presenterà un calcio con pieghe per lo skeet, che saranno di base neutre, facendo coincidere il punto mirato con quello dove finisce il colpo.
Le canne, invece, avranno una lunghezza massima di 71 cm, visto che il tiro avviene di imbracciata e quindi l’occhio deve subito collimare con il mirino; mentre per quanto riguarda le strozzature, queste saranno da 1 decimo o anche negative, cioè molto aperte, almeno in prima canna. Il motivo è chiaramente legato alla necessità di avere rosate generose già a breve distanza per colpire il bersaglio più agevolmente.
Il fucile per il Percorso Caccia
ti piace il percorso caccia? Pensi che questa sia la giusta disciplina per le tue qualità di tiratore? Allora devi sapere che i lanci in questa disciplina sono vari e richiamano il volo o addirittura la corsa dei selvatici.
Si tratta spesso di tiri che presentano una traiettoria spiovente, al contrario del trap, pertanto il fucile per il percorso caccia dovrà avere un calcio che consente all’occhio del tiratore di trovarsi subito al centro della bindella.
Si parla di piega neutra anche in questo caso o leggermente verso il basso. Anche in questo caso le canne saranno “corte” da 68 a 71 cm circa, le strozzature varieranno, grazie all’uso di strozzature intercambiabili, in base agli schemi di lancio decisi prima della competizione, ma comunque saranno sempre negative o al massimo da 1 decimo sia sulla prima che sulla seconda canna.
In conclusione che fucile scegliere?
Sulla base di quanto analizzato si capisce bene che chi vuole intraprendere lo sport del Tiro al Volo, pensando di ottenere qualche risultato, non può orientarsi su un’arma generica specialmente se ha già individuato la propria disciplina.
La sua scelta dovrà per forza di cose cadere su un fucile costruito e impostato in modo da agevolare il tiratore a praticare la disciplina scelta. Inoltre, in questo modo, si avrà anche la possibilità di iniziare ad avere un’arma personalizzata non solo in termini di canne, strozzature e pieghe, ma proprio in termini di adattamento al fisico del tiratore.
Questo è un aspetto che non deve preoccupare chi si avvicina al tiro al volo, in quanto anche ditte di livello come la Beretta, la Cesar Guerini e la Perazzi, hanno prodotti entry level che sono accessibili ai neofiti e che consentono di avvicinarsi gradualmente allo sport. I consigli degli istruttori federali saranno importanti per aiutarti nella scelta e lo Shooter Kit ti consentirà di avere idee chiare in merito.
Sicuramente la tua scelta, almeno all’inizio, si orienterà verso armi dotate di canne su cui è possibile montare strozzatori e prolunghe, meglio ancora poi, se montano anche dei calci regolabili. In questo modo infatti, avrai la possibilità di poter adattare l’arma a diverse discipline, finchè non troverai la Tua.
Autore
Saro Calvo
Tiratore amatoriale e scrittore
Siciliano, classe 1975, vive nel sud est dell’isola in provincia di Ragusa dove lavora presso uno studio di consulenza, ed esercita con passione l’attività venatoria con 26 licenze all’attivo. Molto legato al proprio territorio, pratica la caccia col cane da ferma alla stanziale e alla migratoria. Si è appassionato, negli ultimi anni, all’uso del calibro 28 in tutte le forme di caccia e alla ricarica domestica, sempre alla ricerca della giusta munizione. Convinto lettore, ama approfondire tematiche riguardanti l’ambiente, la cinofilia, la ricarica e la caccia vissuta in tutte i suoi aspetti, anche quelli letterari. Sostenitore del connubio caccia/ricerca scientifica, dalla passata stagione venatoria fa parte del gruppo di monitoraggio per la beccaccia della provincia di Ragusa, in collaborazione con l’Unione per la Beccaccia e la FANBPO.
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Appassionato di caccia fin da bambino, ho avuto il piacere di assaporare la poesia del mondo-caccia grazie alla passione tramandata da mio padre che purtroppo oggi non pratica più l’attività venatoria. Dopo tantissimi anni di silenzio venatorio, mi sono deciso di avvicinarmi al mondo del tiro a volo, acquistando a 55 anni il “mio personale primo” fucile (in casa il papà ne detiene 12…) e non vedo l’ora di iniziare. Questa mia breve premessa per esprimere il mio totale apprezzamento al vostro sito, per i consigli, gli inserti,le finezze che con tanta competenza e professionalità vengono raccontate al lettore/utente che come me può trarre beneficio da tutto ciò che con curiosità e mi permetto anche con “simpatia”, viene espresso nei vostri contenuti.
Da neofita, spero di ritrovare con il tiro al piattello le “antiche” emozioni e quel po’ di poesia che mi hanno sempre accompagnato in questi anni e che solo oggi mi hanno portato ad espolare la “cultura del tiro”, grazie anche alla consultazione del vostro link.
Grazie