È molto frequente, soprattutto durante bellissime iniziative come il progetto NeoFitav per far conoscere lo sport del tiro al volo ai giovani e ai neofiti, incontrare persone che sono digiune dello Sport del Tiro al Volo. In questi casi, ci si sente spesso rivolgere la fatidica domanda: “Quale fucile si utilizza per il tiro al volo?” e “Come si sceglie il fucile da tiro al volo?”.
Cerchiamo allora di fornire un quadro più chiaro possibile riguardo al profilo del fucile da tiro al piattello.
Quale fucile si utilizza per il tiro a volo?
Bisogna per forza utilizzare il sovrapposto? Oppure si possono usare anche altri fucili?
Il tiro a volo è uno sport affascinante che ti appassiona sempre di più man mano che lo pratichi e riesci a raggiungere i primi traguardi. Però, proprio perché la passione e la volontà a continuare e persistere è legata agli stimoli positivi che da questa pratica derivano, è necessario seguire delle regole fondamentali.
Tra queste vi è sicuramente la scelta del giusto fucile per praticare lo sport del tiro al volo.
Premesso che ogni fucile a canna liscia può essere idoneo a rompere un piattello, la consuetudine che si è ormai codificata tra i tiratori e gli organismi internazionali è la seguente.
Il fucile più utilizzato nella pratica di questo sport è l’arma con canne lisce sovrapposte, più comunemente chiamato sovrapposto.
Il motivo di questa scelta non è però casuale, ma ha delle motivazioni tecniche e pratiche molto valide. Scopriamole insieme comparandole con quelle di altri fucili.
Perché si utilizza proprio un fucile sovrapposto
La costruzione stessa delle canne e la linea di mira ristretta agevolano il tiratore nei tiri montanti, facilitando i recuperi di seconda canna, e favorendo la mira su bersagli in movimento, piccoli e lontani.
La bindella montata al di sopra dei tubi consente all’occhio di giungere senza alcun ostacolo fino al mirino; la struttura dell’arma con le canne ben incassate all’interno della bascula, conferiscono maggiore solidità e resistenza ai numerosi colpi che si dovranno sparare.
Il peso di tutta l’arma consente di assorbire meglio i contraccolpi riducendo la rotazione.
La disponibilità di tubi con diverse strozzature consente al tiratore di poter meglio scegliere il momento e la distanza più opportuna per colpire il bersaglio.
Invece la doppietta…
La consorella a canne giustapposte, di gran lunga preferita per il tiro al piccione, benché offra come il sovrapposto le caratteristiche delle due canne e due diverse strozzature, garantendo al tiratore un’ottima visibilità del bersaglio, favorisce però un tiro più istintivo e poco mirato come invece richiesto nella pratica del tiro al piattello.
Se questo si unisce ad una maggiore difficoltà a coprire i tiri montanti e ad una minore capacità strutturale e di ammortizzare gli effetti del rinculo per il tiratore, si capisce bene perché si opti per il sovrapposto nel tiro al piattello.
Il fucile semiautomatico in pedana? Sì si può!
Ormai da alcuni anni non poche sono le aziende che hanno attivato linee di produzione di fucili Sporting.
Si tratta di armi studiate per praticare il tiro al volo in quanto molte caratteristiche di questa arma sono utili alla buona riuscita nel tiro al piattello. È di sicuro un’arma che consente sia tiri mirati che rapidi, motivo per cui questo tipo di fucile si è ritagliato uno spazio tutto suo nella crescente attività del tiro dinamico dove, anche grazie alla maggiore capacità di serbatoio, risulta più idoneo per colpire più di due bersagli in volo.
Nel tiro in pedana classico invece, la struttura più leggera trasmette troppe sollecitazioni al tiratore; si è, inoltre, vincolati ad avere un’unica strozzatura e non si può sfruttare il vantaggio del colpo in più; inoltre, l’eiezione incontrollata dei bossoli esplosi potrebbe infastidire il vicino di pedana.
Da dove conviene iniziare la ricerca di un fucile da tiro per iniziare il tiro a volo?
È chiaro che essendo un neofita, specialmente se digiuno del mondo delle armi, la scelta del fucile potrebbe rappresentare una prima seria difficoltà nel tuo percorso di avvicinamento al mondo del tiro al volo. I consigli che riceverai, frequentando il campo da tiro, saranno moltissimi e potrebbero creare anche confusione. Fortunatamente, però, sui campi ci sono anche gli istruttori di tiro che ti forniranno indicazioni più qualificate e mirate in base alle tue esigenze e caratteristiche.
Altro aspetto positivo è che l’Italia è la patria delle migliori aziende di produzione di fucili a canna liscia per il tiro al volo, quindi ti sarà anche abbastanza semplice individuare un prodotto più conforme alle esigenze di un neo-shooter, orientandoti magari su fucili entry level o usati.
Su quali caratteristiche tecniche del fucile un neo tiratore dovrebbe concentrarsi
Vuoi conoscere le caratteristiche tecniche che deve possedere il fucile da tiro? Devi prima scegliere la tua specialità nell’ambito del tiro al volo.
Infatti, il comune denominatore di tutto il tiro al volo:
- campo da tiro (dove si svolge l’attività)
- pedana (da dove si svolge l’attività)
- piattello (bersaglio mobile che dovremmo riuscire a colpire)
presenta degli opportuni distinguo in base alle traiettorie che proprio questi bersagli percorrono e che caratterizzano ogni singola disciplina.
Ecco!
Le caratteristiche tecniche del tuo fucile da tiro relativamente a calciatura e pieghe, lunghezza canne e strozzature, dipendono proprio da queste traiettorie che la tua linea di mira dovrà seguire.
Questi sono gli aspetti salienti che riguardano il fucile da tiro, poi ci saranno delle particolarità tecniche che imparerai ad approfondire e a ricercare con l’aumento della tua dimestichezza con il tiro al volo come ad esempio, foratura delle canne, strozzatura, larghezza della bascula, larghezza e altezza della bindella.
Si parla molto di regolare il fucile su misura del tiratore, a chi può rivolgersi un neofita?
Il “must” del fucile sartoriale, tagliato a misura per il tiratore in base alle caratteristiche fisiche, è un mito che ti accompagnerà durante tutta la carriera sportiva. Si tratta in pratica della possibilità di regolare il fucile in modo che diventi un vero prolungamento del corpo e che il suo impiego risulti il più naturale possibile. Solitamente, questo, è un concetto che riguarda il calcio, dalle pieghe alle deviazioni, dal nasello all’impugnatura.
Nella fase di approccio con il tiro al volo, non è magari consigliabile affrontare una spesa eccessiva come il calcio in legno su misura, per cui una calciatura standard che si avvicina alle caratteristiche fisiche dell’utilizzatore diventa la soluzione più semplice.
Anche l’acquisto di calci regolabili in legno o in legno e alluminio rappresentano degli ottimi compromessi utilizzabili per buona parte della carriera. Una volta assodato che lo sport del tiro al volo è la tua attività allora potrai iniziare a contemplare l’idea di avere un’arma altamente personalizzata dal calcio, al peso delle canne, dalla foratura alla strozzatura, al tipo di bindella montata.
Esistono fucili per giovani tiratori e/o tiratrici? Ad esempio più leggeri e brandeggiabili?
La presenza di donne e di giovanissimi tra le fila dei tiratori è molto incoraggiante per l’immagine che riflette lo sport del tiro al volo e per il suo futuro sviluppo. È chiaro però che un fucile da tiro al volo con un peso standard superiore ai 3,5 kg, può risultare un peso eccessivo per molte tiratrici o per i giovanissimi.
Le aziende armiere hanno allora cercato di tarare la produzione creando delle linee dedicate che pur mantenendo caratteristiche tecniche e funzionali di livello, presentano un peso specifico minore.
L’alleggerimento, di solito, per non inficiare la struttura dell’arma e la sua capacità di assorbire il rinculo, viene operato a livello delle canne.
Altra soluzione che viene proposta è quella di utilizzare dei calibri inferiori rispetto al 12, come il calibro 20, ma anche il calibro 28 e il 410 per i quali però vengono disputati appositi campionati al di fuori delle competizioni a cui si partecipa con il calibro 12 o il 20.
Esistono fucili da tiro per praticare più discipline del tiro a volo oppure no?
Un fucile generico per praticare diverse discipline tiravolistiche non esiste propriamente. Infatti l’impostazione di strozzature, lunghezza canne e anticipi/pieghe del calcio non si adattano facilmente se sono studiate per un’attività specifica.
In verità l’avvento delle strozzature variabili ha agevolato la possibilità di utilizzare la stessa arma per discipline affini come ad esempio Trap, Fossa Olimpica e Double Trap, o Skeet, Compak e Percorso Caccia. Però il trend che si segue è quello di avere un’arma dedicata per ogni disciplina in modo che le prestazioni siano sempre al top.
Quanto può costare davvero un fucile da tiro? Conviene affidarsi al mercato dell’usato?
Nuovo o usato? Questo è un dilemma che attanaglia moltissimi tiratori e non solo chi si trova alle prime armi.
Un fucile nuovo di zecca
Se opti per questa scelta avrai poche sorprese, potrai scegliere per un prodotto standard o per un’arma di livello. In questo caso, una volta scelto il modello e la marca che ritieni più idonea e con le caratteristiche più prestanti, potrai scegliere un calcista che produca un calcio a misura per te. Trattandosi di un prodotto nuovo avrà una durata e resistenza all’usura abbastanza prolungata, oltre a tutta una serie di garanzie che riguardano gli acciai e la meccanica.
Un fucile usato
In questo caso ti consigliamo di affidarti ad un armiere di fiducia che ti sappia consigliare il giusto prodotto, potrebbe infatti trattarsi di un’arma utilizzata come fosse un entry level anche se qualitativamente superiore, o di un’arma transitoria in attesa di avere un fucile nuovo.
In tutti i casi, se vuoi praticare un’attività che restituisca le giuste soddisfazioni commisurate all’impegno profuso, è saggio (perché il rischio è quello di disamorarsi) orientarsi comunque su un fucile di un certo livello qualitativo anche se usato, che risponda bene alla tue necessità di tiratore.
Anche in questo caso è possibile procedere alla personalizzazione dell’arma con la possibilità di avere un calcio a misura o quantomeno regolabile, perché avere un bel paio di canne e utilizzare una buona munizione non è condizione sufficiente alla rottura costante dei piattelli.
La manutenzione del fucile da tiro, è impegnativa? Cosa bisogna sapere?
Iniziando a praticare il tiro al volo in maniera assidua, apprenderai che il tuo fucile è lo strumento principale che ti consente di raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. Si tratta di un’arma molto robusta e resistente ma che necessita di un’adeguata cura in termini di pulizia delle parti esterne ed interne, ogniqualvolta termini una sessione di allenamento o alla fine di una gara.
Ciò per evitare che gli agenti esterni o il ph acido della pelle intacchi le parti metalliche esterne o che detriti della detonazione, polveri incombuste, fumi e piombo possano danneggiare l’interno delle canne.
In merito alle canne, soprattutto, devi sapere che alcune case di produzione, producendo fucili di un certo valore, evitano di cromare le canne per non minarne l’elasticità. Questo comporta una maggiore attenzione nella pulizia.
Molti pensano che il tiro a volo sia pericoloso perché si maneggia un fucile, è davvero così?
Il fucile da tiro al piattello è un’arma da fuoco e come tale va maneggiato sempre con cura e con la massima attenzione e senza superficialità.
Le regole che apprenderai sul campo da tiro e che ti vengono insegnate da professionisti sono sacrosante e sempre valide in qualsiasi posto ti troverai a maneggiare un fucile.
Se ti attieni alle regole, lo sport del Tiro al Volo non è uno sport pericoloso e forse lo è molto meno di altri sport in cui non si maneggiano armi da fuoco, ma dove il rischio di causare degli incidenti pericolosi per se stessi e per gli altri rimane molto alto.
Quali sono le regole fondamentali per maneggiare un fucile da tiro in sicurezza, sia a casa che in pedana?
La prima regola da osservare quando si prende un’arma in mano, in qualsiasi posto ci si trovi, è quella di non puntare mai l’arma verso qualcuno o ad altezza uomo; basculando l’arma o aprendo l’otturatore, controllerai, contestualmente, che le camere di scoppio siano libere da munizioni e che i tubi siano liberi da eventuali corpi estranei.
L’ingresso in pedana deve avvenire sempre con arma aperta e disarmata, cosa molto più facile da verificare con un fucile basculante rispetto ad uno con otturatore.
L’inserimento delle munizioni avverrà solo qualche attimo prima del “pull”, dopo aver verificato sempre che i tubi siano liberi da eventuali occlusioni; nella fase di chiusura dell’arma punteremo le canne sempre verso la fossa. Dopo aver esploso i tuoi colpi, attenderemo il turno con l’arma aperta e scarica.
Autore
Saro Calvo
Tiratore amatoriale e scrittore
Siciliano, classe 1975, vive nel sud est dell’isola in provincia di Ragusa dove lavora presso uno studio di consulenza, ed esercita con passione l’attività venatoria con 26 licenze all’attivo. Molto legato al proprio territorio, pratica la caccia col cane da ferma alla stanziale e alla migratoria. Si è appassionato, negli ultimi anni, all’uso del calibro 28 in tutte le forme di caccia e alla ricarica domestica, sempre alla ricerca della giusta munizione. Convinto lettore, ama approfondire tematiche riguardanti l’ambiente, la cinofilia, la ricarica e la caccia vissuta in tutte i suoi aspetti, anche quelli letterari. Sostenitore del connubio caccia/ricerca scientifica, dalla passata stagione venatoria fa parte del gruppo di monitoraggio per la beccaccia della provincia di Ragusa, in collaborazione con l’Unione per la Beccaccia e la FANBPO.
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