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Un principiante autodidatta? Che pasticcio nel tiro a volo

7 Aprile 2022
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Il ritardo nella partenza. L’anticipo nella trazione del grilletto. Gli occhi che si spostano sul bersaglio, dimenticandosi della posizione della canna. Sono tante le piccole imperfezioni che un tiratore inesperto potrebbe commettere, costringendolo ad eseguire una sessione da dimenticare.

Se, in generale, l’autodidatta nello sport difficilmente fa passi in avanti, nel tiro a volo la situazione è ancora più accentuata. E “Chi fa da sé…” non fa mai per tre!

Questo argomento lo abbiamo approfondito proprio con uno dei massimi esperti: stiamo parlando del Commissario Tecnico del Settore Giovanile della Fossa olimpica, Daniele Di Spigno.

“Nelle nostre discipline – ci spiegherà Di Spigno in questa video intervista – le abilità di coordinazione oculo-motoria sono fondamentali. Tanto che il tiratore impegnato in un’azione difficilmente riuscirà a percepire i suoi errori”. Serve quindi un punto di vista esterno e autorevole.

Già, perché il principiante, per sua vocazione, qualche errore di troppo lo fa… “Il primo – ammetterà Di Spigno – è dettato dalla curiosità tipica del tiro a volo e consiste nel voler vedere prima di chiudere l’azione se si è stati in grado di rompere il piattello. Il tiratore meno esperto, infatti, tende ad alzare la testa, lasciare la canna e spezzare l’allineamento“. Un atteggiamento da evitare e correggere sin da subito.

Il preparatore è anche chi aiuterà il principiante ad orientarsi nella giungla dell’attrezzatura sportiva.

“È importante che il fucile sia adattato al tiratore – il giudizio di Di Spigno -. Un principiante può iniziare con qualcosa di abbastanza standard, ma sicuramente dopo aver acquisito una certa dimestichezza sentirà il bisogno di passare a qualcosa di più avanzato e adattato alla propria fisicità”. Peso, bilanciamento, calcio.

“È vero che il tiratore, alla fine, si adegua all’arma che imbraccia, ma quest’ultima va costruita in funzione della larghezza delle spalle, della distanza tra gli occhi o seguendo la forma dello zigomo. L’arma è un prolungamento della nostra prospettiva visiva”.

Nella video intervista non mancano imperdibili curiosità. Sapete quale è l’aneddoto preferito di Di Spigno? Ce lo ha raccontato durante l’intervista!

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Michele Mastrangelo

Giornalista sportivo

Michele è un giornalista sportivo che si è allontanato sempre più dalla carta per approdare al mondo del digitale. Segue con passione qualsiasi sport e si è affacciato prima lavoro e poi per passione al mondo del tiro a volo. Ha collaborato con progetti editoriali, aziende e organizzazioni legate al mondo del tiro al piattello. Afferma che presto passerà dalla teoria alla pratica, sul campo da tiro!

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Comments 1

  1. Giorgio Cerruti says:
    9 mesi fa

    Salve, vivo in Portogallo, dove mi ero trasferito par lavoro, da oramai 32 anni. Ho sempre avuto una passione per le armi da caccia e, oramai con 72 anni, mi sono interessato al tiro a volo. Ho avuto qualche lezione e mi interessa leggere la stampa specializzata, fatto che mi ha portato ad entrare nel vostro site dove mi farebbe piacere leggere articoli per intero o prendere visione delle interviste video ma non rieco ad andare oltre un certo limite e vorrei sapere come posso fare. Ringrazio fin d’ora per la cortese attenzione. Cordialmente.

    Rispondi

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