Il tiro dinamico sportivo, noto anche con l’acronimo IPSC (International Practical Shooting Confederation) sta diventando sempre più popolare anche in Italia. Ma cosa rende questo sport così attraente, tanto da aumentare di anno in anno il numero di tesserati? Lo scopriamo insieme.
Il tiro dinamico nasce negli Stati Uniti nel 1976 e si diffonde successivamente in tutto il mondo. Attualmente è praticato in 96 paesi da più di 200.000 iscritti. In Italia, il tiro dinamico fece la sua prima comparsa con il nome di pratical shooting nel 1985. La prima associazione italiana, denominata Unione Italiana Tiro Pratico Sportivo è nata grazie ad alcuni tiratori che, stanchi della staticità del tiro a segno, iniziarono a praticare questo sport.
In cosa consiste il tiro dinamico
Uno dei motivi per cui il tiro dinamico sportivo richiama sempre più persone è dovuto alla capacità di essere molto stimolante. A differenza del tiro a segno, lo scenario in cui viene praticato questo sport è sempre diverso. Si possono trovare bersagli mobili, bersagli multipli e le distanze di ingaggio possono cambiare di volta in volta. Può essere praticato con pistole e anche con fucili.
Nel tiro dinamico non esiste un allenamento completamente uguale a quello della volta precedente. Ci si può allenare:
- Colpendo il bersaglio in posizione statica, proprio come nel tiro a segno
- Muovendosi all’interno di un percorso come nelle gare
- Oppure si possono utilizzare alcuni strumenti come birilli e paletti per migliorare la propria forma fisica in relazione alle capacità tecniche, proprio come avviene in altri sport
L’obiettivo di questo sport è quello di colpire i bersagli nel minor tempo possibile. Il tiratore, in seguito a un segnale sonoro generato da un timer deve completare un esercizio prestabilito che varia da gara a gara. Il risultato finale, detto hit factor, viene calcolato dividendo il punteggio effettuato con il tempo impiegato a svolgere l’esercizio. Ovviamente, più alto è il punteggio, più si sale in classifica. Al tiratore con il punteggio più alto viene assegnato il 100%. Tutti i tiratori che lo seguono in classifica ricevono un punteggio in proporzione.
L’impegno fisico richiesto dal tiro dinamico
Nonostante sia necessaria la velocità per effettuare gli spostamenti, l’impegno muscolare rimane piuttosto moderato. In tutti gli sport, la preparazione atletica rimane uno dei pilastri fondamentali su cui costruire le proprie capacità tecniche, tuttavia, per quanto riguarda il tiro dinamico sportivo, si può iniziare senza particolari doti atletiche che potranno invece essere sviluppate successivamente.
Uno dei punti di forza del tiro dinamico è proprio questa: la capacità di poter attirare persone di tutte le fasce di età, a prescindere dal proprio livello di forma. Sarebbe impensabile decidere di iniziare all’età di 40 anni ginnastica artistica, ma è assolutamente possibile praticare tiro dinamico sportivo. Non servono prerequisiti particolari, se non quello di godere di una buona salute.
Le cose cambiano ovviamente quando crescono le ambizioni. Se il nostro obiettivo sarà quello di eccellere nella disciplina gareggiando ad alti livelli, servirà molto allenamento e una buona preparazione fisica, ma, nel periodo iniziale quello che conta è la voglia di mettersi in gioco e la disponibilità a imparare nuove cose.
Tra gli iscritti, sono in aumento anche le donne che decidono di partecipare alle gare nelle diverse divisioni. Molte atlete gareggiano oramai da tanti anni a competizioni mondiali. I risultati non dipendono né dal sesso né dall’età, ma soltanto dalla nostra dedizione.
Gli effetti benefici del tiro dinamico sul nostro corpo
Ha numerosi effetti benefici sul nostro organismo: stimola la concentrazione, la coordinazione, la rapidità di movimento. Uno dei motivi per cui i praticanti rimangono generalmente entusiasti fin dalle prime sessioni di allenamento dipende dal fatto che possa esser vissuto come una vera e propria sfida contro sé stessi ad intensità progressiva.
Le gare, sebbene siano un aspetto importante di questa disciplina, sono più che altro un mezzo di verifica delle proprie abilità rispetto a quelle degli altri partecipanti. Paradossalmente non bisogna battere nessuno. I risultati dipendono infatti dalla qualità dei nostri allenamenti. La gara è solo lo specchio dei nostri allenamenti. Lo scopo di questo genere di competizioni consiste principalmente nel superare sé stessi. L’avversario, al limite ci ricorda quanta strada si deve fare per raggiungere traguardi maggiori.
Un altro punto a favore di questa disciplina riguarda il senso di responsabilità e consapevolezza che deriva dall’utilizzo di un’arma da fuoco. Maneggiare un’arma in un contesto controllato come quello del campo da tiro, ha l’effetto di responsabilizzare il nuovo tiratore. Oltre ad essere maggiorenni e in possesso di un regolare porto d’armi, bisogna superare un corso di tiro denominato livello bronzo.
Questo corso, tenuto da un istruttore federale, insegna a utilizzare l’arma in sicurezza. A differenza del tiro statico, infatti, l’attrezzo sportivo, nel nostro caso dev’essere impiegato mentre ci sposta. Per questo motivo, serve un addestramento diverso dal classico tiro al bersaglio. All’aumentare della nostra padronanza e della conoscenza nella gestione dell’arma, aumenterà inevitabilmente anche il senso di responsabilità della persona.
Sfide e gare di questo sport
In gara, durante gli esercizi il tiratore è sempre accompagnato da un Range Officer che oltre ad avere il compito di dare il segnale di via, controlla che le norme di sicurezza siano rispettate. Se necessario può chiedere di squalificare un tiratore in caso di maneggio errato dell’arma o mancato rispetto delle regole di sicurezza.
In definitiva il tiro dinamico sportivo, per via della sua imprevedibilità, soddisfa sia le persone che amano il senso di adrenalina che deriva dalla sfida, sia quelle persone che vengono maggiormente coinvolte dagli aspetti mentali di una disciplina.
È una gara contro il tempo in cui si richiede però la massima precisione e la massima concentrazione, oltre a calma, risolutezza e una profonda conoscenza dell’arma, inclusi gli aspetti balistici. Insomma, il tiro dinamico non ha controindicazioni, se non quello di sviluppare una sana dipendenza.
Detto questo: non resta che provare.
Autore
Manuele Testai
Preparatore Sportivo
Manuele si occupa di preparazione atletica e pratica il tiro a volo a segno. Autore di diversi libri e articoli dedicati alla relazione tra performance nel tiro sportivo a preparazione fisica e mentale. Su Shooting Post ci darà quindi diversi consigli su come prepararci al meglio mentalmente e fisicamente!
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