Il tiro dinamico sportivo, essendo uno sport recente, non è stato ancora studiato in modo dettagliato a livello fisiologico e biomeccanico.
Però, osservando la tipologia di movimenti svolti dai tiratori durante gli allenamenti o le gare, è possibile identificarlo come sport di tipo posturale, di precisione e di destrezza con medio impegno muscolare, in considerazione del fatto che vi sono grandi periodi di recupero tra una stage di tiro (durata breve ma intensa) ed il successivo.
Perciò il tiratore si troverà ad allenare oltre la tecnica di tiro anche il fisico e la mente, così da poter raggiungere il massimo livello prestativo possibile.
Andiamo quindi a vedere nel dettaglio alcuni consigli preziosi su come allenarsi e migliorare nel tiro dinamico, partendo da due aspetti chiave: la preparazione fisica e quella mentale.

Jaakoo Viitala, atleta del Be Team – Benelli Armi, concentrato a ricaricare il fucile in movimento, così da avere l’arma carica per sparare ai restanti target previsti nel percorso.
1. Preparazione fisica
Nel tiro dinamico gli allenamenti fisici verteranno principalmente sul potenziamento muscolare distrettuale, così da permettere al tiratore di allenare in modo funzionale i muscoli maggiormente utilizzati durante l’azione tecnica.
Inoltre, saranno predisposti allenamenti specifici per il miglioramento della reattività oculo-manuale, della propriocezione e dell’equilibrio, capacità fondamentali che ogni tiratore dovrà sviluppare al meglio per poter raggiungere il massimo livello prestativo.
Tutti i tiratori che vorranno arrivare al periodo agonistico nelle migliori condizioni fisiche personali dovranno seguire una specifica programmazione annuale dell’allenamento, così divisa:
Periodo preparatorio
È il periodo precedente e lontano dalle gare. Le esercitazioni fisiche previste avranno un aumento di volume complessivo a discapito dell’intensità.
Periodo agonistico
Riguarda il lasso temporale dove si svolgeranno le gare di tiro. In questo periodo gli allenamenti avranno lo scopo di aiutare a mantenere uno stato fisico ottimale al tiratore, diminuendo il volume ed aumentando l’intensità, senza rischiare di affaticarsi eccessivamente.
Periodo Transitorio
Lasso temporale più o meno lungo compreso tra la fine del periodo agonistico e l’inizio del periodo preparatorio. L’obiettivo principale sarà quello di far riposare attivamente e passivamente a livello fisico e psicologico il tiratore in visione del nuovo anno agonistico.
2. Preparazione mentale
Come in tutti gli sport, anche nel tiro dinamico la preparazione mentale svolge un ruolo molto importante, anche perché risulta la più difficile da allenare e controllare.
Una distrazione, un pensiero negativo o troppa sicurezza in se stessi possono portare un atleta di altissimo livello a commettere errori da principiante.
Ci sono molte tipologie di allenamento mentale che possono essere utilizzate, questo perché ogni atleta ha caratteristiche uniche e necessita di allenamenti specifici e mirati.
Allenare la concentrazione non significa per forza fare esercitazioni di yoga o di meditazione, bensì allenamenti mirati al miglioramento dell’attenzione e aventi come obiettivo quello di diminuire le distrazioni durante la gara.
Basti pensare alle simulazioni di gara con pubblico e allenamenti non comuni, come ad esempio sparare in appoggio monopodalico, chiudere ed aprire gli occhi nel percorso dello stage, inserire esercizi fisici o tecnici tra una piazzola e la successiva ecc.
Tutte queste esercitazioni avranno come obiettivo finale quello di aumentare la capacità di concentrazione del tiratore e gestire al meglio lo stress durante la gara.
Citando Rossella Fiamingo, schermitrice italiana, “A fare la differenza è sempre la testa”.
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Autore

Riccardo Monzoni
Ricercatore e consulente scientifico-sportivo
Ricercatore e Consulente scientifico-sportivo, originario di Tolentino, classe 1989. Dopo l’istituto tecnico informatico ha proseguito gli studi in Scienze Motorie, conseguendo la laurea triennale in Scienze Motorie Sportive e della Salute (L-22) e quella magistrale in Scienze dello Sport (LM-68). Successivamente vincitore di una borsa di studio presso l’Università degli studi di Urbino, dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca in collaborazione con la Benelli Armi S.p.A. Esperto in sport di precisione e psicologia dello sport. Divulgatore scientifico in diversi periodici di settore.
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